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Appalti e Centrali Uniche di Committenza: quale futuro?

Giusy Pappalardo • 12 Giugno 2022

appalti e centrali uniche di committenza

Gli Appalti e le Centrali Uniche di Committenza hanno un futuro incerto. Questione molto controversa e dibattuta tra gli addetti ai lavori che, dal 2016, si spendono per la centralizzazione e riduzione delle Stazioni Appaltanti.

Molte ancora le contraddizioni ed i nodi da risolvere in un contesto complesso e delicato che trova il suo punto di inizio nel protocollo d’intesa del dicembre 2021.

In data 17 Dicembre 2021 la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in persona del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, e l’ANAC siglarono il Protocollo d’Intesa.

Obiettivo comune delle Parti: l’attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali  uniche di committenza e ulteriori profili di collaborazione.

Quale futuro in materia di Appalti e Centrali Uniche di Committenza?

La ridefinizione ed il potenziamento delle Stazioni Appaltanti e delle Centrali Uniche di Committenza passerà attraverso:

  • una riduzione numerica delle stesse;
  • il loro accorpamento e la loro riorganizzazione;
  • l’adozione di un sistema di elevata qualificazione, grazie all’introduzione dell’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti.

Pochi ed essenziali articoli per indicare:

  • l’ambito di applicazione, ovvero tutte le procedure di gara indette dalle stazioni appaltanti e dalle centrali uniche di committenza (articolo 2);
  • gli Ambiti della qualificazione (articolo 3)
  • i requisiti qualitativi e quantitativi della qualificazione (articolo 4)
  • i requisiti premianti della qualificazione (articolo 5)

Ex articolo 6 comma 3, di tale Protocollo d’intesa in data 30 marzo 2022 con Delibera 141 l’ANAC ha approvato le Linee guida recanti «attuazione – anche a fasi progressive – del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali uniche di committenza da porre alla base del nuovo sistema di qualificazione.

Le linee Guida sono ancora in fase di consultazione.

Il nuovo sistema sarà operativo dalla entrata in vigore della riforma della disciplina dei contratti pubblici.

 

Fonte: articolo di Giusy Bernadetta Pappalardo
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